Pier Paolo Pasolini e le borgate romane
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Un monumento al sottoproletariato romano: storie, riflessioni, ambiguità:
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A quel tempo noi annavamo a rubbà. Tutti i ragazzi annavano a rubbà, mica annavamo a scola. Non stavamo messi bene, ma Pasolini c’ha saputo indirizzà a tutti quanti.
Tarzanetto, uno dei “Ragazzi di vita” amico di Pasolini
Pasolini non è romano, ma lo diventa ben presto, appena dopo il suo trasferimento a Roma. Non senza qualche “trauma”:
Sto diventando romano, non so più spiccicare una parola in veneto o in friulano e dico li mortacci tua. Faccio il bagno nel Tevere, e a proposito degli “episodi” umani e poetici che mi succedono moltiplicali per cento in confronto a quelli friulani.
Lettera di Pasolini all’amico Nico Naldini, giugno 1950
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A proposito dell’autore
Flavio Quintilli
Sono Flavio Quintilli, giornalista e insegnante. Per anni mi sono addentrato nella periferia romana a denunciarne il degrado sociale su varie testate locali. Entrato in contatto con l’opera pasoliniana, me ne sono innamorato: giornali, libri, film. Subito è scattata una scintilla e la voglia di scrivere queste pagine a sua memoria.